Continuiamo il nostro viaggio nei meandri del dialetto abruzzese, parlando di un oggetto molto in uso nelle cucine: il mestolo, che in abruzzese diventa lu cuppine o cuppen.
In cucina viene utilizzato principalmente per servire minestre, ma la sua massima espressione, il suo utilizzo per eccellenza è in estate, durante la preparazione delle conserve di pomodoro, ops… durante la preparazione de” li buttije”, dove lu cuppine viene utilizzato per versare la passata all’interno dell’imbuto, e quindi della bottiglia.
In italiano la parola “ Coppino” non esiste proprio, ma spesso, ma nel linguaggio quotidiano viene persino difficile chiamarlo con il suo nome proprio: “passami il mestolo” non può avvicinarsi minimamente alla forza e determinazione di “ passami lu cuppine!”.
Ma “ lu cuppine” non è solamente l’utensile, viene utilizzato per descrivere uno schiaffo dato alla nuca del malcapitato, con la mano concava “ a mo di mestolo”. Da qui nascono le minacce: “mo ti tire nu cuppine” e “ mo ti cop”.